VIDEODERMATOSCOPIA: a cosa serve e come si fa

La videodermatoscopia o epiluminescenza digitalizzata è la cosiddetta “mappa dei nevi”.

Si tratta di  un’ indagine non invasiva fondamentale  per la diagnosi precoce di melanoma e di tumore cutaneo in genere. Per questo motivo si può considerare un’indagine “salva-vita”.

Si utilizza il VIDEODERMATOSCOPIO: strumento digitale non invasivo che con l’ausilio di una telecamera sofisticata, permette l’acquisizione ed archiviazione di  immagini  cliniche e dermatoscopiche  su di un computer dedicato, in modo da poterle rivalutare nel tempo.

Il dermatologo analizza e registra quindi sul computer  immagini di nevi con irregolarità d distribuzione del pigmento o di sospetti tumori epiteliali benigni e maligni all’esordio.

Quindi A CHI SERVE?

E’ un approfondimento della visita per la valutazione dei nevi.

Può servire a tutti.
E’ un’ indagine che ha aumentato la capacità di riconoscere il melanoma all’esordio del 98%.

In particolare è importante per  chi presenta  fattori di rischio per lo sviluppo di tumori cutanei:
pelle chiara e/o lentigginosa, storia di ustioni solari o di eccessiva esposizione solare nell’arco della vita (anche lampade UVA), presenza di >50 nevi sul corpo o >30 sugli arti superiori.

E’ molto utile anche per il  controllo di un solo nevo atipico in sede estetica in cui una cicatrice chirurgica “per prevenzione” sarebbe molto evidente (es. viso, decolletè).

Da che età è consigliata la videodermatoscopia?

L’incidenza del melanoma comincia ad aumentare dall’adolescenza con il picco tra i 30-60 anni.

Dai 12-13 anni quindi, se sono presenti fattori di rischio, si suggerisce di eseguire la videodermatoscopia, cioè la mappatura dei nevi.

Dai 40 anni poi, non dovrebbero comparire nuovi nevi sulla nostra pelle. Qualora succedesse, è utile fare la visita dermatologica con l’approfondimento in videodermatoscopia.